Dimitry non è altro che il progetto (one man band) del chitarrista italo-norvegese Demetrio Scopelliti, che da anni e sei album porta avanti questa realtà musicale esplorando soprattutto la chitarra rock e metal prog, ma il suo bagaglio musicale lo porta ad affrontare anche altri territori. Parliamo con lui del suo ultimo album, "The Revolution Of Evolution" e di altro...
01. Ciao Demetrio, presentati ai nostri lettori.
Ciao, il mio nome è Demetrio Scopelliti, anche conosciuto come “Dimitry” grazie al mio omonimo progetto solista. Sono chitarrista, produttore e titolare del marchio di chitarre “Inspiria Guitars”. Ho all’attivo 6 album come solo, varie collaborazioni con musicisti internazionali e 5 album con la band storica italiana Arcadia.
02. Parlaci di "The Revolution Of Evolution", dai primi passi fino alla sua conclusione.
Ho iniziato a scrivere il disco nell’estate del 2022 di ritorno da un tour in Us. Il primo brano è stato “In The Air” del quale ho realizzato una versione acustica per poi riprendere il brano a livello di arrangiamenti in chiave “Rock/Metal”. Da li nei ritagli di tempo ho scritto e prodotto gli altri brani, il tutto nel giro di 3 anni esatti. Sai, quando scrivi e suoni tutto da solo e ti misuri con un genere complesso come quello che suono (Instrumental Prog Metal), il processo creativo richiede parecchio tempo.
03. So che hai militato in altre band in passato e poi da anni hai optato per la formula one man band. Spiegaci le ragioni di questa scelta.
Ma.. Diciamo che le ragioni sono di diverso tipo. In primis sono artefice del mio destino nel bene e nel male. Non ho bisogno di aspettare che gli altri musicisti scrivano e registrino le proprie parti. Inoltre noto che nel mio modo di scrivere è molto importante restare fedeli a livello di feeling alle demo prodotte da me in studio per mantenere intatto il mood del brano. Nel momento in cui altri mettono le mani al materiale il sound automaticamente prende un’altra strada; negli ultimi 10/15 anni ho preso dimestichezza con altri strumenti (in particolare basso e batteria), cosa che mi ha portato a produrre demo di sempre più alto livello fino al punto in cui non c’è più differenza tra demo e disco (a parte ovviamente il mix).
04. Che differenze pensi ci siano tra questo tuo nuovo album e i precedenti?
Reputo “The Revolution Of Evolution” il mio apice creativo fino ad adesso. Esso rappresenta la naturale evoluzione del mio sound iniziata appunto con l’EP “Evolution” realizzato nel 2008 e ne chiude il ciclo (questo uno dei motivi del titolo del nuovo disco). Inoltre nonostante sia definito dalla carta stampata come un disco molto tecnico, ho cercato di rendere gli arrangiamenti più fluidi possibili in modo da facilitarne l’intelligibilità e di conseguenza la fruizione; come riferimento i Tool, una band che amo appunto perché riesce a rendere ascoltabili dischi molto ricercati e “tecnici”.

05. Parliamo dei tuoi studi musicali.
Inizio da autodidatta nell’ormai lontano 1993 all’età di 13 anni, studio poi nel 1998 con un mio compagno di band, Enrico Benvenuto (suoneremo poi insieme nei Dammercide dal 2017 fino al 2022); nel 2001 mi iscrivo al CPM di Milano per ottenere il titolo di musicista professionista misurandomi con generi musicali quali Funk, Blues, Jazz che mi danno quel qualcosa in più per trasferire alla mia musica la varietà e il linguaggio dei quali aveva bisogno.
05. I live show sono molto importanti per te? Stai suonando dal vivo in questo momento?
Assolutamente. Suonare live è la prima cosa. Sai.. Spesso mi capita di essere invitato come CEO di Inspiria Guitars alle varie conventions e trade shows e mi viene chiesto di parlare e rappresentare il marchio, io cerco sempre di dare priorità alla parte suonata e al concerto perché parla sicuramente più di mille parole. Sono recentemente stato al “Guitar Summit” di Mannheim, Germania. Tra 10 giorni partirò per un tour in Asia, a Gennaio in USA di supporto a Gus G. (Ex Ozzy e Firewind) e nel 2026 in Europa, Italia a Maggio. Attualmente vivo in Norvegia dal 2008, guarda caso (che caso proprio non sarà) la data di trasferimento coincide esattamente con l’uscita del mio primo disco da solista. Non mi capita di venire spesso in Italia ma provo almeno una volta all’anno di suonare dei concerti nella nostra penisola per riconnettermi alle mie radici. (Lol)
06. Divideresti almeno una volta il palco con chi?
Guarda, sono stato molto “fortunato” nella mia vita, infatti oltre ad aver realizzato quasi tutti i miei sogni, ho condiviso palco e performances con dei grandi musicisti. Con gli Arcadia abbiamo condiviso il palco con qualsiasi band internazionale, da Henry Rollins fino agli Mnemic, passando per aprire a Maiden, Megadeth, Obituary, Testament e molti altri.Ho avuto lo scorso anno l’onore di aprire le date cinesi a Mr.Marty Friedman, ho collaborato con Gregg Bissonette, Mattias IA Eklundh, Marco Minneman e molti altri. Vedremo cosa ci riserverà il futuro..
07. Come nasce un tuo brano di solito?
Il processo creativo può variare a livello di “incipit”, infatti come accennavo “In The Air” venne alla luce in qualità di brano “acustico”, mentre invece “Undercurrent” e “Singularity” furono all’inizio pensate per una band e poi ri-arrangiate in stile strumentale. “Pulse” invece che vede la collaborazione con “Jay Parmar” (chitarrista inglese) venne scritta dal sottoscritto per una demo di una pedaliera di Hotone Audio, storico sponsors sia mio che di Jay.
08. Ok Demetrio, abbiamo finito. Concludi come vuoi!
Grazie mille per lo spazio concessomi. Esorto i lettori a dare un ascolto al nuovo disco “The Revolution Of Evolution”, disponibile in stream su tutti i servizi, digital download su Bandcamp e cd/vinile su Elastic Stage. Qui i links:
Inoltre vi aspetto sul mio canale YT, dal quale potrete avere updates costanti riguardanti la mia musica:
A presto live e on line..
Links:
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