I Disease Illusion sono una sorpresa, un'altra conferma per il nostro amato metal e potrebbero diventare una delle band di spicco del metal estremo italiano. Il loro ultimo album, "Plastic Ocean" ha potenza e maturità e vi consigliamo caldamente un ascolto. Lasciamo la parola alla band ora!
01. Ciao ragazzi, presentatevi ai nostri lettori.
Ciao a tutti noi siamo i Disease Illusion da Bologna! Siamo una band death metal con tre album all'attivo e siamo in circolazione dal lontano 2006. Alcuni di voi ci avranno già visti da qualche parte in qualche palco grande o piccolo su e giù per l'Italia?!
02. Cosa significa esattamente il monicker della vostra band?
Beh il nostro nome Disease Illusion lascia un po’ spazio alle interpretazioni e in generale tende a dare l'idea che ci sia una realtà al di là di ciò che sono le prime apparenze, che sono di fatto un'illusione.
03. "Plastic Ocean" è il vostro terzo album. Parliamone.
Allora, "Plastic Ocean" è un album di cui andiamo molto fieri. Ci abbiamo lavorato a lungo, non è di per sé un concept però include canzoni dalle tematiche dei testi che sono legate da un filo conduttore. Ci siamo voluti occupare delle tematiche che ci stanno più a cuore del mondo al giorno d'oggi dal nostro punto di vista che sono l'emergenza climatica e varie ingiustizie che accadono in varie parti del mondo, e dal nostro punto di vista tutte queste sono collegate e non se ne può risolvere una senza occuparsi di un'altra. Musicalmente l'album richiama sonorità del Goteborg Sound ma con vent'anni di evoluzione sopra, molto moderno nelle ritmiche e soprattutto nell'elettronica, e da un piglio decisamente grooveggiante.
04. Ripercorriamo le fasi salienti della vostra carriera, dagli inizi fino alla pubblicazione di "Plastic Ocean".
Beh sicuramente una prima pietra miliare è stata la pubblicazione di Reality Behind the Illusions of Life che ci ha permesso di affermarci nella scena underground del Nord Italia. Da lì in poi abbiamo fatto la nostra gavetta su e giù per le autostrade di mezza Italia mentre abbiamo lavorato al nostro primo full length "Backworld". Quell'album ci ha lanciati e ci ha permesso di suonare al Metalcamp a Tolmin in Slovenia. Abbiamo avuto qualche cambio di line up e rimescolato sviluppato e riorientato il nostro sound verso il futuro con le sonorità che trovate in "After the Storm". Abbiamo portato i pezzi di "After the Storm" in giro per l'Europa compresa Inghilterra, Galles, Ungheria, Croazia e Romania. E infine Plastic Ocean che si posiziona come il nostro album più maturo consapevole e a cui siamo emotivamente più attaccati.
05. Cosa significa il titolo "Plastic Ocean"?
Beh il titolo richiama un concetto molto semplice che è legato a tutto l'inquinamento che viene gettato nell'oceano a ogni ora di ogni giorno, e va a riempire l'oceano di plastica grande e piccola fino alle microplastiche, e di questo passo si arriverà al punto che la quantità di plastica sarà così alta da non riuscire più nemmeno ad affogare. Questa è una nostra visione un po' distopica ma forse non così improbabile.
06. I live show sono molto importanti per voi? State suonando dal vivo in questo momento?
I live per noi sono proprio quello che ci dà la carica. Alcuni di voi ci avranno visti nei mesi scorsi a Bologna, Modena, Bergamo, Treviso, o magari ci vedrete questo giugno a Caserta al Southammer Metal Fest!
07. Dividereste almeno una volta il palco con chi?
Credo che ognuno di noi del gruppo darebbe una risposta diversa a questa domanda, quindi non mi sbilancerò troppo, ma credo che suonare coi Flashgod Apocalipse quest'estate ci metterà tutti abbastanza d'accordo!
08. Come nasce un vostro brano di solito?
Beh noi viviamo molto lontani in diversi paesi quindi questo processo è un po' articolato, ma in generale uno di noi parte con un'idea e la butta giù o registrandola o su guitar pro, e poi collaborativamente contribuiamo e sviluppiamo l'idea aggiungendo ognuno il proprio contributo. Infine Joy, il nostro cantante, scrive i testi in base alla sua sensibilità e alle emozioni che il brano gli suscita.
09. Ok ragazzi, abbiamo finito. Concludi come vuoi!
Grazie per lo spazio e mi raccomando andate a visitare la nostra foresta su treedom al link qui sotto, piantate un albero e combattiamo insieme per la salute del nostro pianeta. A presto!
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