Oggi ospitiamo gli italianissimi Honeybombs, che abbiamo recensito poco tempo fa in occasione del loro secondo album, intitolato "There Is An Elephant In The Room". Risponde Andrew Skid (cantante).
01. Ciao ragazzi, presentatevi ai nostri lettori.
Ciao a tutti! Siamo gli HoneyBombs, una band nata dall’urgenza di esprimere ciò che spesso non si riesce a dire a parole. Veniamo da Roma, e il nostro sound è un mix potente di, speed metal, power metal, con forti influenze emotive. Ognuno di noi porta nel progetto il proprio vissuto, le proprie cicatrici e la propria visione, ed è proprio da questa fusione che nasce la nostra musica: viscerale, diretta, autentica. There Is An Elephant In The Room è il nostro nuovo album e rappresenta esattamente questo: la volontà di dare un nome a ciò che pesa dentro.
02. Cosa significa esattamente il monicker della vostra band?
Il nome "HoneyBombs" racchiude un contrasto potente e affascinante: la dolcezza del miele (Honey) combinata con l'esplosività delle bombe (Bombs). Questo monicker simboleggia la nostra musica, che mescola melodie accattivanti e coinvolgenti con l'energia di un'esplosione sonora. Vogliamo che le nostre canzoni abbiano un impatto potente, ma che siano anche in grado di colpire l'ascoltatore in modo inaspettato, proprio come un'esplosione di dolcezza e intensità.
03. "There Is An Elephant In The Room" è il vostro nuovo album! Parliamone.
"There Is An Elephant In The Room" è un titolo che parla da sé: rappresenta quella presenza evidente e ingombrante che tutti evitano di affrontare. Nel contesto dell’album, riflette le tematiche che trattiamo, spesso scomode o difficili, ma che sono inevitabili. Non vogliamo nascondere nulla, quindi l'elefante diventa simbolo di quella verità che non possiamo ignorare. Musicalmente, l'album mescola diversi stili, sempre con quel nostro mix di energia esplosiva e melodie più dolci, ma il focus rimane sempre sul voler raccontare storie che sfidano la realtà e invitano a guardare oltre le apparenze.
Ogni traccia del disco esplora una parte di questa "elefantasia", una riflessione sulla nostra società e sulle emozioni umane più profonde. In qualche modo, ci piace pensare che questo lavoro sia un po' come una bomba che scoppia, facendoci riflettere su ciò che è difficile affrontare ma che, alla fine, è necessario riconoscere.
04. Ripercorriamo le fasi salienti della vostra carriera, dagli inizi fino alla pubblicazione di "There Is An Elephant In The Room".
I HoneyBombs sono nati nel 2012 a Roma grazie all'idea di Alex Rotten. Dopo diversi cambiamenti nella formazione, nel 2016 abbiamo registrato il nostro debutto Wet Girls and Other Funny Tales, che ha avuto successo in Europa, America, Cina e Giappone. La band ha continuato a evolversi, con l'ingresso di nuovi membri come Mishman e DottorGain, e nel 2020 la formazione si è consolidata con Dany Cool alla batteria. Nel 2022, abbiamo iniziato a lavorare al nostro secondo album, There Is An Elephant In The Room, che è uscito il 14 marzo 2025, segnando una nuova fase nella nostra musica cambiando nuovamente la lineup con l’entrata di Andrea Pro alla batteria.
05. Cosa significa il titolo "There Is An Elephant In The Room"?
Il titolo "There Is An Elephant In The Room" è un modo di dire che si riferisce a una situazione evidente o un problema che tutti ignorano, anche se è chiaro e presente a tutti. È come se ci fosse un enorme elefante nella stanza, ma nessuno ne parla. Nel contesto del nostro album, rappresenta il trattare temi difficili e universali, come le difficoltà della vita, ma senza nascondere o evitare la realtà. L'elefante simboleggia qualcosa di potente e innegabile che non possiamo più ignorare.
06. I live show sono molto importanti per voi? State suonando dal vivo in questo momento?
Assolutamente, i live show sono fondamentali per noi. È lì che possiamo davvero connetterci con il pubblico, sentire l’energia della gente e trasmettere tutto ciò che mettiamo nella nostra musica. Al momento stiamo suonando dal vivo e ci stiamo preparando per altre date. Ogni concerto è un'esperienza unica che ci arricchisce e ci motiva sempre di più a dare il massimo.
07. Dividereste almeno una volta il palco con chi?
Bella domanda! Essendo che ognuno di noi ascolta generi e band diverse, potrebbe venire fuori un festival davvero unico, con gruppi provenienti da tutto il mondo. Sarebbe un'esperienza fantastica, no? Un festival con una varietà incredibile di suoni e influenze... Non sarebbe affatto male!
08. Come nasce un vostro brano di solito?
Di solito, il processo creativo parte dalla musica. Le idee musicali vengono sviluppate prima, e poi vengono adattate e rimodulate per seguire una o più linee vocali, come nel caso della canzone "Ascension", che ha due strofe completamente differenti. Solo dopo, vengono aggiunte le parole, cercando di farle fluire in modo naturale con la melodia.
09. Ok ragazzi, abbiamo finito. Concludi come vuoi!
Grazie mille per il tempo che ci avete dedicato! È stato un piacere condividere un po' della nostra musica e dei nostri progetti. Vi invitiamo a seguirci, venire ai concerti e far parte di questa avventura con noi. Ci vediamo presto sotto al palco!
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