TEZZA F. "Echoes From The Winter Silence" (Recensione)

Full-length, Elevate Records
(2025)

Il power metal, dopo una impennata verso la fine degli anni Novanta/inizio anni Duemila, sembrava poi essersi perso per strada. Come sempre nulla scompare, ma è solo una questione di pompare un genere e fare in modo che il mercato faccia girare un po' tutti i generi, per garantire a tutti introiti...Siamo sicuri che anche generi come il glam o il grunge sono ancora vivi e godono di ottima salute, basta solo cercare un po'. Ma a differenza dei generi appena citati, il power ultimamente sta di nuovo in cima alle preferenze di molti metallari o ascoltatori del rock più duro.

Le sonorità inaugurate sin dalla fine degli anni Ottanta da parte di band come Blind Guardian o Helloween stanno godendo davvero di ottima salute e questo 2025 è stato un anno davvero prolifico in questo senso, Italia compresa. Il progetto Tezza F. è in giro da diversi anni e fa capo al solo polistrumentista Filippo Tezza, uno di quei musicisti che se anche venisse legato, non smetterebbero di fare musica! Nella sua carriera lo vediamo a capo o come componente di diversi progetti (Chronosfear, Empathica, Silence Oath e altri), ma da qualche anno sembra aver ingranato la marcia giusta, soprattutto con Tezza F. Il power offerto in questo "Echoes From The Winter Silence" è classicissimo e ricalca quasi pedissequamente il miglior power metal anni Novanta/Duemila, quindi abbiamo una prevalenza di tempi medi e soprattutto veloci, pochi fronzoli e un piglio piuttosto potente.

Canzoni davvero memorabili forse non ce ne sono in questo album, ma ci dobbiamo accontentare "solamente" di un disco che nei suoi otto episodi offre una qualità più che buona. Pur non piazzando il vero e proprio capolavoro è inutile girarci attorno, perchè questo disco ha l'unica pecca di essere arrivato dopo altri, perchè brani come "The Shining Path", "Sacred Fire" o "One Last Sacrifice" sono quanto di meglio un classico ascoltatore di power possa volere. Chitarre taglienti, assoli veloci e tecnici, voce melodica che intona strofe memorizzabili da subito. E quando ascolterete "Winter of Souls", suddivisa in più parti, che rappresenta il fulcro concettuale di questo disco, non potrete rimanere indifferenti riguardo la completezza di questo artista, perchè in questo brano capita un po' di tutto, dove si alternano parti orchestrali e altre intuizioni più criptiche che nel resto del disco erano forse state accennate solo nella bella strumentale "Tides Of War", anch'essa davvero notevole. Menzione anche per la semi ballad "The Journey Begins" che mostra il lato più romantico di questo artista e bilancia un po' le tante scorribande veloci che prevalgono in modo massiccio.

Sarebbe lecito chiedersi se è giusto pretendere di più da un album realizzato da un solo musicista, e la risposta è che onestamente, se nessuno ve lo dicesse, pensereste ad un'opera suonata e pensata da una line up classica, e invece abbiamo un disco molto buono realizzato da una sola persona, e oltretutto parliamo di un album che se la gioca alla pari con artisti ben più blasonati, sia sotto l'aspetto tecnico che compositivo. Filippo Tezza è indubbiamente un fuoriclasse perchè sa suonare tutto molto bene e sa dare una impronta comunque abbastanza personale ad un genere che forse ha più bisogno di ottimi interpreti che non di funamboli dello strumento. I fan del genere possono andare sul sicuro con questo album.

Recensore: Mirco Innocenti

Tracklist:

1. For a New Hope
2. The Shining Path
3. Darkness
4. One Last Sacrifice
5. Tides of War
6. This Journey Begins
7. Sacred Fire
8. Winter of Souls

Line-up:
Filippo "Fil" Tezza - Everything

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