TESSILGAR "Growth" (Recensione)

Full-length, Independent
(2024)

Band italiana che sta muovendo i suoi primi passi. Parliamo di una realtà che esiste da un po' di anni ma che solo in questo fine 2024 pubblica il suo primo album intitolato "Growth". E' un hard rock più classico che moderno quello offerto in questo album, perchè se è vero che la band spesso riporta in auge nomi dell'alternative metal degli anni Novanta, è anche vero che le basi poggiano saldamente nel metal degli anni Settanta, e quindi dobbiamo andare alle radici del genere, quando ancora non si chiamava metal forse.

Probabilmente i numi tutelari di questa band sono Led Zeppelin e Black Sabbath. Il reparto vocale affidato a Stefano Panizzari prende molto spunto dai famosi cantanti di queste due band andando su tonalità acute molte volte. Sono citati anche in maniera pesante i figli diretti di queste band, come ad esempio Soundgarden o Stone Temple Pilots. Ad aggiungersi c'è un pizzico di hard rock degli anni Duemila. Le chitarre di Gabriele D’Alessandro e Alberto Rozza sono taglienti ma spesso pesanti nel riffing. Si usano spesso stoppati e i ritmi di batteria sono quasi sempre medi. Difficilmente ci si lancia in velocità vertiginose e quindi viene privilegiata la componente groovy, che spicca soprattutto in brani quali "By Your Side" e "Narcissus".

Ci sono episodi comunque più sanguigni e diretti, come la opener "Agony" che potrebbe ricordare, come dicevamo, l'hard rock moderno del post Duemila, e in questo caso si sente qualcosa dei Guano Apes. Puramente hard rock e in your face è "Wax Circles" che alterna parti più pesanti a ripartenze più melodiche. La velocità arriva sostanzialmente in un solo episodio, cioè "You Know". In fatto di melodia la band offre un solo pezzo realmente melodico dall'inizio alla fine, e cioè "Call On Me", che potrebbe rimandare a qualcosa dei primi Nickelback.

Un album di debutto che lascia soddisfatti. La varietà a questa band non manca e la preparazione nemmeno. Si ha la sensazione che questa formazione voglia incorporare costantemente vecchio e nuovo e ci riesce, e poi è molto bello l'alone pessimista che si respira in molti pezzi, ed è proprio questo che fa di questo album un prodotto hard rock ma non "facilone" o ruffiano. Ben fatto, ragazzi.

By Redazione

Tracklist:
01. Agony
02. Bad Game
03. By Your Side
04. Call On Me
05. You Know
06. Your Fight
07. Wax Circles
08. Narcissus
09. The Mind On The Wave
10. Why You Ever Wondered

Line-up:
Gabriele D’Alessandro - Guitar
Alberto Rozza - Guitar
Luca Lodigiani - Bass 
Matteo Lo Sicco - Drums
Stefano Panizzari - Vocals

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