LUCERNA "Finché la luce Non Si Spegne" (Recensione)

Full-length, Independent
(2024)

Facciamo una breve presentazioner di questa nuova realtà rock italiana, dato che stiamo parlando di una band al proprio debutto ma che vede all'interno musicisti non proprio "nuovi". Ecco a voi:
"I Lucerna nascono nel 2023 a Busto Arsizio (VA), il sound della band è caratterizzato un rock cupo e atmosferico e affonda le sue radici nel post rock strumentale, attingendo da band come Caspian, Mogway e This Will Destroy You, non disdegnando richiami al rock alternativo italiano anni 90/2000, come Timoria e Teatro degli orrori. Il progetto nasce dalla passione e dalla visione di Lele Morra (DustInEyes), il cui desiderio di esplorare nuove sonorità lo ha portato a coinvolgere il chitarrista Rob Ursino (Sidhe, Impero delle ombre, Longobardeath). Il lavoro sinergico dei due ha dato vita alla composizione e all’arrangiamento di diversi brani. Alla formazione della band si sono uniti il pianista Gabriele Toia (Hideout Company, Orchestra Sinfonica di Milano, Eugenio Finardi), Riccardo Crespi (Hyades, Generation On Dope, Norimberga) al basso e Alessandro Mori (Longobardeath, Entirety, Total Death) alla batteria".

Parafrasando un po' ciò che si accenna in questa biografia, effettivamente abbiamo a che fare con una band rock abbastanza particolare, che scava nelle profondità dell'anima e che incorpora varie scuole del rock, soprattutto italiano, ma che di base ama restare nelle luci soffuse del crepuscolo, sia come testi che come sonorità. Abbiamo quindi un album che ripercorre il dark sound italiano, il post rock, l'alternative rock e questo viene fatto attraverso canzoni abbastanza articolate. La band non ama colpire l'ascoltatore con pezzi usa e getta, ma mette impegno e creatività al servizio di canzoni che molte volte hanno proprio nella loro evoluzione finale i punti più interessanti. 

La voce di Lele Morra è disperata e al tempo stesso melodica e si pone in maniera palese come espressione contemporanea di un discorso che artisti italiani di diversi decenni fa avevano intrapreso e che evidentemente hanno fatto scuola. E' un disco non di certo facile questo. Magari ci si aspetta il pezzo trascinante in tutto e per tutto, quel pezzo hard rock o metal che possa far impennare l'album su territori più impattanti, ma invece la band rimane quasi sempre compassata e chiusa nel proprio guscio ermetico, nel quale però vengono forgiate bellissime canzoni, e fra tutte queste sicuramente l'iniziale "I bambini non dormono più" e la quasi doom/gothic rock song "Desolazione". 

L'album non ha solo questi due episodi come fari che brillano, e un altro pezzo che ho molto gradito è stato "Diana Blu", forse uno dei brani più belli che il rock italiano abbia sfornato negli ultimi anni. I testi in questo caso, ma non solo, sono da lacrime agli occhi, la musica finalmente si fa più dinamica, più semplice se vogliamo, abbandonando anche quella vaga vena prog rock che aleggia un po' in tutto il disco. L'organo e le tastiere di Gabriele Toia hanno quindi un ruolo di primo piano nel disco, tutto ruota attorno ai suoi arrangiamenti, e quasi le chitarre sono messe in secondo piano. E' un disco in ogni caso molto organico, anche nella produzione assolutamente veritiera e quindi non artefatta. Tutto suona ben bilanciato, pulito e volendo anche un po' vintage. Dischi del genere scaldano l'anima, avvolgono e stringono in un abbraccio oscuro e dall'alto livello emotivo. Si sente che la band vuole trasmettere emozioni, colori, e tutto questo viene fatto ad arte in tutti i dieci brani. 

Addirittura nella penultima traccia, "Crepe e Ombre" si sfiora molto da vicino l'hard rock e il metal degli anni Settanta, andando a scomodare Deep Purpe, King Crimson, Rush e Uriah Heep. Insomma, un gran bel lavoro, ricco di colpi di scena, ma non destinato forse a tutti. Sicuramente i fans del dark rock e del prog rock sono i destinatari più accreditati per un prodotto del genere. Gran classe, poco da dire ancora.

By Redazione

Tracklist:

1. I bambini non dormono più
2. Alcool e specchi
3. Amica mia
4. Desolazione
5. Lettera
6. Occhi lucidi
7. Diana blu
8. Stella
9.. Crepe e ombre
10. Sogno a metà

Line-up:
Rob Ursino - chitarra
Gabriele Toia - piano, organo, synth
Alessandro Mori - batteria
Riccardo Crespi - basso, cori
Lele Morra - voce

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