GREAT MASTER "Montecristo" (Recensione)

Full-length, Underground Symphony
(2023)

I Great Master sono una formazione che non ha troppo bisogno di troppe presentazioni. Nel loro curriculum possiamo vedere che sono attivi da circa trent'anni e da qualche tempo pubblicano album con cadenza regolare di circa due anni tra una release e l'altra. Vediamo infatti che gli ultimi tre album, ovvero "Skull and Bones - Tales from Over the Seas", "Thy Harbour Inn" e "Montecristo" sono datati rispettivamente 2019, 2021 e 2023. E così proprio l'ultimo "Montecristo" di cui stiamo per parlarvi, basato proprio su un concept lirico ovviamente basato sul romanzo di Alexandre Dumas, sfiora il capolavoro o addirittura potrebbe fregiarsi di tale appellativo. 

Di solito la costanza e l'impegno pagano, ma se non ci sono musicisti solidi e capaci dietro una release i precedenti punti potrebbero non servire a nulla. Qui invece tutto si è incasellato alla perfezione e quindi parliamo di un grandissimo album di puro power metal, dove la parte sinfonica è attentamente dosata e non abusata come spesso avviene ormai in troppe release del genere, e poi troviamo un prodotto di circa un'ora di durata che riesce nella non facile impresa di non annoiare, perchè ogni pezzo fa storia a sè. Il disco ha proprio nella varietà e nei colpi di scena le sue armi più affilate e dopo l'intro atmosferica intitolata "Le Pharaon" la band inizia alla grande con la heavy metal song "Back Home", che appunto richiama più l'heavy metal classico che il power metal, un po' in stile Hammerfall e Rage, ma poi la band prende il via verso qualcosa di più possente, ed un brano come "Where the Shame Lives" riesce a rendere al meglio grazie a delle belle chitarre alla Iron Maiden che si poggiano su uno stuolo più tipicamente power metal. Molto interessante e dalle atmosfere oscure quasi alla King Diamond la quarta traccia, "Where the Shame Lives", mentre se parliamo di velocità pura e semplice bisogna aspettare il quinto pezzo "I Am the Master" e soprattutto quello successivo, "Your Fall Will Come".

Da qui in poi l'avventura per la band sarà in relativa discesa, nel senso che le coordinate sono state dettate con le prime sei canzoni, dove parti heavy, ottimi vocalizzi, parti sinfoniche e altro ancora è già stato spiattellato in faccia all'ascoltatore. La naturalezza con cui la band poi riesce ad affrontare qualsiasi sfaccettatura dell'heavy/power metal è impressionante, ma non è altro che il frutto di capacità tecniche sopra la media e di una vena compositiva che non si placa fino alla tredicesima e ultima traccia, "Montecristo", brano possente e con bei cori che chiude il platter.

"Montecristo" è un lavoro completo sotto tutti i punti di vista, con una produzione scintillante ed una band che merita tantissimo successo non solo a livello italiano, ma a livello internazionale. Non crediamo che la fuori ci siano tante power metal band che dopo trent'anni di carriera riescono a poter rivaleggiare con un album del genere, quindi diamo a Cesare quel che è di Cesare e supportiamo chi lo merita, come i Great Master!

By Redazione

Tracklist:
1. Le Pharaon
2. Back Home
3. The Left Hand Joke
4. Where the Shame Lives 
5. I Am the Master 
6. Your Fall Will Come
7. Nest of Stone 
8. My Name 
9. Man from the East
10. The Weak Point
11. Final Revenge 
12. On October 5th (Wait and Hope) 
13. Montecristo

Line-up:
Massimo David - Bass
Jahn Carlini - Guitars
Manuel Menin - Guitars
Giorgio Peccenini - Keyboards
Stefano Sbrignadello - Vocals
Denis Novello - Drums

Links:
Bandcamp
Facebook
Homepage
Instagram
Spotify

Commenti