IN AUTUMN “What's Done Is Done” (Recensione)

Full-length, My Kingdom Music
(2024)

Gli In Autumn sono una formazione veneta che è attiva ormai da una quindicina di anni e ha realizzato in totale tre full-length, di cui il primo è uscito nel 2013, il secondo nel 2018 e ora nel 2024 abbiamo il piacere di ascoltare questo nuovo “What's Done Is Done”. La band, se non andiamo errati, non ha mai subito cambi di line-up, a parte il cantante che sembra non avere molta fortuna nella band, in quanto nei tre album realizzati finora vediamo che ognuno presenta un singer diverso.

Questa volta tocca all'ottimo Giuliano Zippo esprimere la sua vocalità e bisogna dire che la scelta è stata delle più felici. Il suo saper fondere vocalità più tipicamente doom-gothic-death e poi saper anche cantare in un pulito malinconico risulta molto efficace per la riuscita finale dell'album.

Il disco si apre con due canzoni dall'immensa tristezza: "What's Done Is Done" e "Focus" si dispiegano perlopiù su tempi medio-lenti, ma già nella seconda canzone già menzionata si intravede una potenza maggiore che poi andrà a costituire il senso di riscatto e in un certo senso di rabbia che vedrà altri pezzi come protagonisti in questo senso. Abbiamo ancora una "Lucid Dream" che rimane su territori autunnali e introspettivi, poi si comincia a mescolare un po' introspezione, riflessività e potenza, come succede nella quasi stoner song "The Illusion of Reality" che può ricordare anche qualcosa di band come Down e addirittura Opeth. Un bel connubio!

In generale però l'album, salvo qualche improvvisa accelerazione, rimane però compassata e chiusa in un guscio quasi ermetico. Pezzi come "Despised by Life", "Breathing in the Void", "Strange Thoughts" e altri ricordano che comunque siamo nei territori del puro e per certi versi primordiale gothic-doom metal, e quindi non possiamo aspettarci tante variazioni sul tema, ma questo significa anche chiarezza di intenti, ed è cosa positiva per una band. Le chitarre abbracciano e trascinano nelle tenebre, la voce fa riflettere, i ritmi cadenzati di batteria sembrano scandire un tempo logorato dalla disperazione. 

Insomma se amate i Paradise Lost di "Icon" e "Draconian Times" amerete anche questo album, giusto per capirci al volo...Un viaggio sonoro interessante, quasi mistico, per una band che ha raggiunto decisamente la sua maturità completa. Consigliatissimo.

By Redazione

Tracklist:
1. What's Done Is Done
2. Focus
3. Lucid Dream
4. Inside My Soul
5. Despised by Life
6. Breathing in the Void
7. The Illusion of Reality
8. Block
9. Strange Thoughts
10. I See You

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