Intervista ai THE LAST SOUND REVELATION



I The Last Sound Revelation sono una band a cui le etichette vanno strette. Si definiscono come una band post-rock e poliedrica e le loro influenze sono le più disparate. Curiosi di saperne di più? Ok, allora leggete questa intervista!

1- Ciao ragazzi e benvenuti su Crepe Sonore. Presentatevi come ritenete meglio ai nostri lettori!
Ciao a Tutti e grazie per questa opportunità. Siamo una band strumentale romana che si esprime attraverso tutti i background musicali dei suoi singoli componenti. Il progetto nasce nel 2005 con Niccolò e Francesco rispettivamente Basso e Chitarra, nel 2014 si aggiunge Tiziano alla batteria e nel 2021, dopo vari cambi di seconda chitarra, entra in famiglia in pianta stabile e definitiva Valerio.

2- La vostra musica è interamente strumentale e ad un primo ascolto spiazza per la sua totale libertà espressiva e il non aggregarsi ad un preciso trend. Era proprio questo che volevate ottenere?
Era ed è esattamente quello che volevamo e vogliamo ottenere. il nostro progetto nasce proprio da una necessità condivisa di libertà espressiva e compositiva, scevra da qualsiasi “dogma” o categorizzazione di scrittura di un brano. La scelta di non avere una voce ed un testo è stata presa coscientemente perché vogliamo essere semplicemente il “veicolo” con il quale chi ci ascolta può viaggiare dove vuole e vivere la propria storia intima e personale.

3- Spiegateci un po' come nasce di solito un vostro brano.
Solitamente nasce o da un’improvvisazione in sala prove o prendendo spunto da vecchie registrazioni effettuate da Francesco e Niccolò agli albori del progetto. Possiamo dire che le idee arrivano comunque da tutti e quattro, siamo molto intercambiabili in questo. Successivamente procediamo poi alla stesura della parte ritmica e melodica finendo con la rifinitura definitiva della struttura.


4 - Quali sono le band o gli artisti che vi hanno influenzato maggiormente?
Sicuramente i Tool, gli Opeth, Dream Theater, Iron Maiden e Russian Circle. Queste sono le maggiori influenze ma, come detto prima, sono presenti anche influenze hard rock.

5 - Come descrivereste la vostra musica a chi ancora non vi conosce?
Poliedrica, forse è l’aggettivo più corretto. Cerchiamo di comporre brani che non siano prevedibili o scontati. E’ un viaggio emozionale, vibrante, una sorta di roller-coaster.

6 - Tra i tanti generi che formano il vostro sound, quale pensate vi rappresenti di più?
La matrice è sicuramente post-rock e al suo interno inseriamo una contaminazione progressive nello stile di alcune band di riferimento come ad esempio Opeth, Tool e Dream Theater.

7 - In sede live come vi comportate? Eseguite in maniera precisa ciò che fate in studio oppure vi lasciate andare anche a delle divagazioni o jam session?
Entrambe le cose, dipende dal momentum e dalla risposta del pubblico. Ogni show viene accuratamente preparato in ogni aspetto, dall’esecuzione all’interazione col pubblico. Lasciamo però sempre un coefficiente di improvvisazione, per rendere ogni esperienza diversa ed a suo modo unica.

8 - The Last Sound Revelation. Come mai questo nome per la vostra band? Cosa significa?
Il progetto punta a stimolare in chi lo ascolta un'esperienza emozionale che richiama immagini e stati d'animo interiori cercando di conquistare anche chi questo genere di solito non lo segue e contemporaneamente, ad offrire un prodotto che sia il più originale e diverso possibile.

Il logo della band, ideato e progettato da Alessandra Lupi è legato al concetto di suono come strumento rivelatore di sensazioni ed emozioni e come linguaggio alternativo alle immagini o al testo (viene qui esasperata la stilizzazione del nome della band in favore di una simbologia dal sapore arcaico con le lettere T, L e R che diventano quasi come geroglifici, ┌,└,┌ e universale laddove la S, nella sua forma braille, sottolinea la potenza evocativa della musica). Unita a questa visione d’insieme vi è poi la musica che, partendo da una ideazione libera da qualsiasi schema, si lega visceralmente alle sensazioni e alle emozioni del momento per poi imbrigliarle e rievocarle sotto forma di immagini o flashback di un mondo onirico in cui esse si mescolano creando, appunto, la rivelazione dell’ultimo suono. Ed è da questa esperienza catartica che nasce il nome della band.

9 - State scrivendo nuovi brani? E ci saranno differenze rispetto alle vostre composizioni passate?
Abbiamo quasi ultimato la stesura del nuovo disco, stiamo preparando le pre-produzioni per entrare in studio e registrarlo ad inizio del nuovo anno. Prevediamo l’uscita in primavera 2024. E’ un disco più maturo sia per quanto riguarda la composizione che per le sonorità. Sarà sicuramente più potente e più tecnico.

10 - Progetti futuri e obiettivi che vi siete prefissati?
Continueremo a scrivere brani, abbiamo iniziato la collaborazione con un direttore artistico per portare il nostro progetto il più “lontano” possibile. Riuscire a portare la nostra musica su palchi importanti. Siamo pronti al “to do what it takes” per far conoscere il nostro viaggio a più gente possibile.

11 - Abbiamo finito. Concludete come volete!
Grazie per questa intervista, rimanete sintonizzati che il prossimo anno sarà pieno di grandi novità!


By Redazione

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