Intervista ai VALAR MORGHULIS


I milanesi Valar Morghulis, con le loro sonorità epiche e dai tratti aderenti anche a certo melodic death metal, hanno dato dimostrazione di quanto valgono nel loro primo album del 2019, intitolato "Fields Of Ashes", e poi hanno rilasciato anche un ep proprio in questo 2023 intitolato "Violent Delights". Come tanti, sono stati un po' falciati dal quel nefasto 2020 che ha scombussolato il pianeta, ma ora sono pronti a tornare, Abbiamo raggiunto il bassista e cantante Rob per saperne di più. Buona lettura!

1 - Benevenuti ragazzi, parliamo un po' di come nasce la vostra band, presentandola anche ai nostri lettori
I Valar Morghulis nascono nell'inverno del 2017 con l'intento di creare una band che univa un po' tutte le nostre influenze, da quelle più classiche a quelle più estreme,il tutto unito da testi di stampo epico. Questo ci ha portato a questo stile che a volte è difficile da definire ma che nonostante la voce principale femminile non ci fa finire nel calderone delle symphonic female fronted bands.

2 - "Fields Of Ashes" è stato il vostro primo ed unico full-length per ora, ed è uscito nel 2019. State lavorando a del nuovo materiale per caso?
Usciremo con il nuovo EP “Violent Delights” il prossimo 6 Ottobre (l'intervista si è tenuta prima di questa data, ndr.). I brani contenuti risalgono al periodo della piaga pandemica, in cui la band ha risentito del periodo di stasi forzata visto che a livello di tempistiche coincideva con quella che doveva essere la fase promozionale live di “Fields of Ashes”. In seguito gli avvicendamenti di line up ci hanno portato via altro tempo e la continuità di composizione è andata rallentando. Abbiamo voluto questa pubblicazione come “ponte” tra il primo e il secondo album visto che consideriamo questi brani di prim'ordine.

3 - Come pensate che si evolverà il vostro sound nel prossimo disco?
L'ingresso di Francesco e Manuel hanno già cambiato alcuni dettagli del nostro repertorio classico. Credo che con loro amplieremo sicuramente sia il range di suoni e porteremo il livello ritmico ad uno stadio superiore, anche l'ultilizzo delle voci credo andrà nella direzione intrapresa dai brani di “Violent Deligths”, con più alternanza tra parti melodiche/estreme e un arricchimento dei cori.

4 - State pianificando dei live? E questi avverranno solo in Italia o anche all'estero?
Giusto in questi giorni abbiamo annunciato il release party per “Violent Delights” che si terrà il 19 Ottobre al Legend Club di Milano, saremo affiancati da Holy Shire e Chrysarmonia. Un'altro evento che attendiamo è la prima edizione del Malpaga Winter Night il 1° Dicembre al Druso di Ranica. Assieme a Rock On Agency stiamo valutando altri eventi sia italiani che esteri, tutto questo con i compromessi della “working class (hero)” cantata da Lennon hahahahah.

5 La scena italiana negli ultimi anni è cresciuta in maniera esponenziale a livello sia quantitativo che qualitativo. Pensate di poter dire la vostra e distinguervi in questo mondo musicale italiano ormai di così alto livello e competitivo?
Questo può dirlo più chi ci ascolta. Non vogliamo distinguerci a tutti i costi ma semplicemente inserire quello che i brani richiedono, senza troppe paure di uscire dalle etichette.


6 - Di cosa parlano i vostri testi solitamente?
Come dicevo in precedenza hanno uno stampo “epico”, il che non vuol dire che siamo una concept band fantasy. Nonostante il nostro monicker derivi dai libri di Martin non siamo neanche vincolati alle “Cronache del ghiaccio e del fuoco”. Nel nuovo EP ad esempio passiamo dalla mitologia egizia di “Hunger of the gods” alle gesta dei personaggi di Robert E. Howard (creatore di Conan il barbaro) con il brano “No tears for Belit”, oppure parliamo di armamenti bellici della seconda guerra mondiale in “Panzerkamfagen VI”

7 - Chi compone di solito la parte musicale e poi come la elaborate tutti assieme?
Anche qui non c'è una formula standard, sempre facendo riferimento al nuovo EP abbiamo brani la cui idea iniziale parte da me o da Luca (chitarra) oppure “Hunger of the gods” che era scritto dal nostro vecchio chitarrista Lorenzo. Il tutto viene poi filtrato con le idee degli altri e rifinito. Tra i prossimi brani in lavorazione ad esempio uno parte da una linea vocale e da un testo di Samantha, questa è una delle caratteristiche che rende i nostri brani spesso molto diversi tra di loro.

8 - Quali sono state e quali sono ancora le influenze musicali per la vostra band?
Oltre ai nomi più noti che fanno da bagaglio culturale ogni metalhead del globo ognuno di noi ha poi i propri gruppi che si porta dentro e lo influenzano, anche se a volte in modo impercettibile nella musica che suoniamo. Io ad esempio adoro tutta la darkwave e ultimamente mi sto addentrando parecchio nell'underground doom che negli ultimi anni ha proposto degli album fantastici.

9 - Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati coi Valar Morghulis?
Siamo lontani dal sogno pre adolescenziali di una carriera musicale visto che l'industria è collassata oramai da parecchi lustri. Avere una fetta di pubblico che apprezza il tuo lavoro, supporta e condivide la tua musica per quanto mi riguarda è l'unico obbiettivo.

10 - Le ultime parole famose a voi. Un saluto!
Grazie per lo spazio concesso, il 6 ottobre date un ascolto a “Violent Delights”, non ve ne pentirete. Vi aspettiamo ai nostri live, stay epic!


Intervista a cura di Mirco Innocenti

Links:

Bandcamp
Facebook
Spotify

Commenti