Intervista ai T.I.R.


Una delle band più "antiche" del panorama heavy metal italiano è oggi qui con noi. Bando alle ciance e lasciano a la parola a Enzo Sisma, che si fa portavoce di tutta la band per rispondere alle nostre domande. Buona lettura!

1 - Ciao! E' un onore avere una band storica come la vostra sulla nostra zine, ripercorriamo un po' i passi salienti della vostra carriera dagli inizi fino alla pubblicazione dell'ultimo album "Metal Shock". Come sono stati i pareri di stampa e pubblico nei confronti di questo album?
Ciao da Enzo Sisma! Ringrazio innanzitutto (a nome di tutti i componenti dei TIR), la redazione di Crepe Sonore per lo spazio concessoci. E’ sempre un piacere parlare di musica con addetti ai lavori così qualificati. Iniziamo subito la nostra chiaccherata. La nostra band nasce proprio nel periodo storico dove il metal inizia a diffondersi in Italia. I tanti concerti nei primi anni 80, la pubblicazione del primo demo nel 1984, la partecipazione alla famosa compilation “Metallo Italia” del 1985 (con il brano Amsterdam), un grande live al Piper di Roma, un passaggio a Sanremo. Dopo una serie di pause, riprese, uscite ed entrate di elementi nella formazione, si arriva al primo vero full length ufficiale, “Heavy Metal”, uscito nel 2011 per la nota etichetta Jolly Roger Records. Ancora tanto palco e si giunge al secondo album, “Metal Shock”, frutto della ottima collaborazione dei TIR con la Gates of Hell Records. Entrambi i lavori sono stati positivamente recensiti sia in Italia che all’estero (digitando su internet trovate di tutto e di più) dalle maggiori riviste di settore e questo ci ha permesso di arrivare ad un pubblico ancor più numeroso, consolidandoci così tra le band di riferimento per il genere. Quello che ha colpito maggiormente nei due album è stato l’impatto sonoro molto heavy, originale, che ha messo in evidenza riff e fraseggi delle sapienti chitarre di Sergio e Danilo, unitamente al solido basso di Dino ed al lavoro dei due guests presenti in entrambi gli album (cantante e batterista dei Rosae Crucis) che hanno dato ampio sfoggio di come possano esser realizzate delle produzioni discografiche heavy cantate in italiano.


2 - Durante questi anni ci sono stati diversi cambi di formazione. Adesso credete di aver creato la line-up ideale? E vogliamo dire due parole su ciascun membro della line-up attuale?
Ne avevamo accennato ad inizio intervista. I TIR hanno avuto (oltre ai componenti storici ed il primo cantante Frankie Force), collaboratori di primo livello come David Folchitto e Andrea De Carolis alla batteria, Edoardo Taddei alla chitarra, ma sono veramente state tante le collaborazioni, soprattutto per i live. Per un periodo si è alternato alla voce anche Flavio Falsone. In studio, i due album sono stati realizzati insieme a Giuseppe Cialone (voce) e Piero Aironi (batteria). La nuova attuale line-up nasce qualche mese fa da un classico turno in studio, nella base operativa dei TIR. Ci siamo trovati una sera io ed il talentuoso batterista Gioele Sozzi, per un primo set live insieme agli altri ragazzi della band. Tutto è andato bene, anzi, benissimo. Abbiamo così iniziato a lavorare sui brani senza porci ulteriori domande, creando nel contempo nuovi arrangiamenti ed in meno di due mesi… esordio sul palco. Direi che meglio di così non poteva di certo andare! Giusto spendere dovute parole sui componenti storici dei TIR. Sergio Bonelli, proveniente dai gloriosi Metal Force (altra cult band inizi anni 80) è la nostra estrosissima chitarra. Alle spalle studi musicali classici, insegnamento, è co-autore dei brani. Ha molto seguito nella scena metal per il suo stile chitarristico e la forte presenza sul palco. Danilo Antonini, altra chitarra con tanto studio alle spalle, compositore e co-fondatore con Sergio dei TIR. Vanta collaborazioni di rilievo, tra le quali un tour in Italia, Spagna e Romania come chitarrista della band di Ian Paice dei Deep Purple. Dotato di fine tecnica, è il nostro attento direttore d’orchestra. Poi c’è Dino Gubinelli, altra colonna della band. Ha suonato e collaborato parallelamente ai TIR nel ruolo di bassista e contrabbassista con orchestre e band Rock e Rockabilly a livello nazionale (turnista live anche con il grande M° Ciacci e il noto fratello Little Tony). Definirei Dino un musicista di assoluta esperienza. Arriviamo a Gioele Sozzi, nostro talentuoso batterista. Nonostante la sua giovane età, è al 9° anno di batteria e già Maestro. Cresciuto a pane ed heavy metal, fan dei TIR, è stato per tutti noi una incredibile sorpresa, anche per la sicurezza con la quale tiene magistralmente il palco. Arrivo adesso io, Enzo Sisma. Cantante, autore compositore, arrangiatore, conduttore radiofonico e web. In attività musicale da oltre tre decadi, attivo in varie formazioni (incluso l’omonimo progetto personale), turnista con diverse produzioni discografiche alle spalle. Ho risposto subito alla chiamata dei TIR perché conoscevo la band e l’ho sempre apprezzata. Poter tornare poi al cantato heavy in italiano (ruolo a me assolutamente congeniale), ha fatto il resto.

3 - So che state lavorando a del nuovo materiale. Cosa dobbiamo aspettarci a livello di sound? Ci saranno cambiamenti sostanziali?
Si, abbiamo già iniziato. Nuovi arrangiamenti di alcuni brani storici che ci piacerebbe riproporre in altra veste, unitamente alle nuove composizioni che vedranno la luce nei prossimi mesi. Manterremo il classico sound heavy dei TIR, miscelandolo con la mia vocalità e stile. Più che un cambiamento, un diverso approccio costruttivo compositivo.

4 - Avendo percorso più di quattro decadi di metal italiano, come pensate si sia evoluta la nostra scena in tutti questi anni?
La scena metal è cresciuta tantissimo. Fa piacere vedere ancora in auge molte delle band storiche nate a cavallo tra gli anni 80 e 90. Tante altre ne sono nate negli anni a seguire. A livello internazionale abbiamo oggi i Lacuna Coil, DGM, Labyrinth, Vision Divine, Rhapsody… Il metal si è leggermente scurito nei suoni creando ulteriori filoni, ma possiamo tranquillamente affermare che anche in questo campo le band italiane letteralmente “spaccano”, soprattutto oltre confine. Sinceramente, il pubblico metal non manca. E’ forse da sdoganare maggiormente il genere, magari tramite l’organizzazione di ulteriori festival in tutta Italia, supportati da adeguata promozione e soprattutto buoni sponsor.

5 - Voi cantate in italiano, credete che sia la scelta migliore per una metal band italiana?
Ogni band deve scegliere il proprio percorso. Non credo esista solo la lingua inglese per esprimersi. Certo, facilita se si vuol mirare ad un mercato più internazionale. I TIR nascono come band italiana che cantava in inglese. Poi la decisione di proporre testi propri in lingua madre, mantenendo comunque lo stesso impatto e la voglia di suonare buon heavy metal.


6 - Di cosa trattano i vostri testi e chi li scrive?
I brani dei due album sono frutto compositivo e lirico delle nostre due asce, Sergio e Danilo. I testi dei TIR parlano di storia, battaglie, epicità, riflessioni. Si aggiungono poi temi legati a passioni, musica, fratellanza, lealtà. Abbiamo un approccio molto libero per la stesura. Per il prossimo lavoro, mi occuperò personalmente dei testi.

7 - Come nasce un vostro brano?
Su questa domanda posso risponderti facilmente, rivestendo il doppio ruolo di cantante e autore. Nei lavori precedenti, i brani erano confezionati in studio da tutta la band, su idee compositive dei due chitarristi. Nel nuovo corso dei TIR, stiamo miscelando le rispettive scritture per ampliare idee, testi, suoni e arrangiamenti ed i nuovi brani saranno quindi una sorpresa per i nostri fan.

8 - State suonando dal vivo e state programmando un tour per il prossimo album?
Guarda, dopo un paio di mesi di intenso lavoro in studio, abbiamo deciso di esordire subito con la nuova formazione ed effettuare lo shake down della band sul palco di un festival questa estate (troverete sicuramente qualcosa in rete). Proseguiamo quindi sia con la stesura dei nuovi brani in vista del nuovo album studio che con l’attività live. Stiamo lavorando anche ad un videoclip.

9 - Cosa hanno di speciale secondo voi i T.I.R.? E in cosa pensate di distinguervi rispetto ad altre realtà metal?
I TIR sono un pezzo di storia del metal italiano. Come credo per altre band, la nostra “benzina” sono i commenti ed i messaggi dei fan che ci incitano ad andare avanti. Il pubblico poi che canta le tue canzoni nei live… questo non ha prezzo. Non facciamo nulla di particolare rispetto ad altre realtà, cerchiamo però di mantenere una certa integrità e coerenza nel portare sempre avanti la bandiera del metal targato Italia!

10 - Abbiamo finito ragazzi, salutate i nostri lettori come volete!
Grazie ancora alla redazione per averci dato questa opportunità. Un grande saluto a tutti i lettori di Crepe Sonore da parte dei T.I.R., seguiteci e supportateci tramite i nostri canali social e soprattutto venite a vederci nei prossimi concerti. Rock On!


By Redazione

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