DON GASTRO "De Wasted" (Recensione)


Full-length, Autoprodotto
(2023)

Una delle prime cose che salta all'occhio (e all'orecchio) di questo debutto degli italiani Don Gastro è la durata delle loro canzoni. Si parte da una base di 6/7 minuti fino ad arrivare ad oltre 17 minuti ("Diabolis Cyprinodon"). E' quindi con un orecchio allenato a questo genere di cose che il disco si propone. E soprattutto a chi si ciba di stoner o doom, con un piglio hard rock vecchio stile che chiama in causa artisti come Black Sabbath, Down, Orange Goblin, Monster Magnet e via dicendo. 

Di standard e "normale" in questo album c'è poco, se non le salde radici nel genere più "fumato" che sia mai stato inventato: la voce innanzitutto è più un 2parlato", quasi una recita teatrale che scandisce testi al vetriolo che additano tanti aspetti delle politica e della società odierne (ho trovato diversi riferimenti al "buon" Salvini, ma questo è un altro discorso, o forse no...). La parte più classica è rappresentata dalle chitarre che hanno un'ottima distorsione e la produzione, in generale, è di buon livello. 

Un album per i fan dello stoner/doom e territori limitrofi, ma che vuole osare qualcosa, non si ferma ad emulare specificatamente qualcuno, ma offre sia classicità che inventiva e sperimentazione. Se quindi non vi piace stare solo nella vostra "comfort zone", e se vi piacciono le voci un po' fuori dalle righe siete nel posto giusto. 

Si potrebbe citare l'inarrivabile Mike Patton per spiegare cosa fa dietro il microfono Gabriele "Giotto" Sorentini, ma meglio non azzardare paragoni impietosi, anche perchè certe vette di follia qui non sono minimamente sfiorate...Diciamo solo che l'approccio vocale che cerca di rompere certi schemi, almeno nelle intenzioni, potrebbe rimandare a quel mostro del canto citato poco sopra. Album interessante e anche ben suonato, aspettiamo ulteriori sviluppi. 

By Redazione

Tracklist:

1. Della Paura
2. Dokuhedoro
3. Diabolis Cyprinodon
4. Destripario
5. Do Not Resuscitate
6. D.N.D.

Line-up:
Nicola Bedin - Bass
Manoj Lucchetta - Drums, Synthesizers
Pablo Raspa - Guitars
Andrea "Pacca" Paccagnin - Guitars, Synthesizers
Gabriele "Giotto" Sorentini - Vocals

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