MENERVAH "Hard Times" (Recensione)

 

Full-length, Independent
(2023)

Dopo la classica gavetta fatta di primi tentativi di affacciarsi sul music business, con qualche singolo immesso sul mercato, e ora con la pubblicazione di questo ep di esordio intitolato "Hard Times", I Menervah cercano di farsi strada, insomma. Il disco in questione, che in verità è un ep, si fa valere grazie ad un gruppo di brani di qualità, dove prog e alternative rock si mescolano per dar vita ad una musica abbastanza introspettiva, un po' come i testi che parlano di sofferenza, condizione ineluttabile ma superabile per l'uomo a volte anche attraverso la sua stessa accettazione.

La band, pur se giovane riesce ad emozionare, gioca con vari stili e non disdegna l'elettronica, costruendo delle belle basi di synth e sconfinando nell'avanguardia pura, come in "Incipit!", canzone strumentale ma molto atmosferica e "sofferta". Per il resto potremmo più parlare di rock alternativo che di metal. Non vi sono le chitarre iper distorte del metal e anche l'approccio vocale di Antonio Orrico si muove in questo senso, tra tentazioni grunge e tanta melodia.

L'EP è stato prodotto, mixato e masterizzato da Tony Prince e Umberto Russo con la collaborazione di Luca Valentino. La band comunque riesce a piazzare episodi validi dall'inizio alla fine della durata del platter, e su tutte ci hanno colpito "Destiny" e "Outsider", brani che presentano un buon mix tra alternative rock e approccio moderno, con un uso sempre maggiore dell'elettronica. In definitiva questo è un buon ep che ci fa conoscere una band già molto capace di gestire le proprie potenzialità e che al tempo stesso ci fa intravedere sviluppi interessanti per il futuro.

By Redazione

Tracklist:
01. Animals
02. Destiny
03. Incipit!
04. Never Forget You
05. Outsider

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