INTERLUDE OF CLARITY "Reflections" (Recensione)


Full-length, No Reentry Records
(2023)

Questo album è stato anticipato dai singoli “Chains” e “Soldiers in Line”, con relativi videoclip, e "Reflections" arriva adesso a noi in tutta la sua potenza melodica. Sì perchè, al di la di descrizioni super dettagliate “Reflections” colpisce non tanto per la tecnica, ma per saper riportare un certo tipo di metal moderno e contaminato ai vecchi tempi, cioè quando si cercava di creare delle hit di successo, soprattutto se guardiamo alle tante band che sia nel passato che nel presete hanno presentato cantanti donne, come è appunto il caso anche di questi Interlude Of Clarity, che calano il loro asso nella manica con la brava cantante Gabriella Pagano (che poi è l'amica e fondatrice della band assieme alla chitarrista Sara Acquafredda).

L'inizio del disco è scoppiettante, veloce, potente. "Chains" e "Demons" colpiscono duro ma presentano molta melodia nelle parti vocali. La batteria suona iper prodotta e comunque ben si amalgama con le chitarre, ottime, di Sara Acquafredda. Piccoli innesti di tastiera, messi in sottofondo e quindi mai invadenti si amalgamano a questa sorta di nu metal che riporta non tanto agli anni Novanta, ma ai giorni Nostri, con influenze derivanti nelle parti più spinte da band come Eleine, mentre nelle parti più introspettive ("If I Could Tell" e "Make It Through") si possono sentire tutti i grandi nomi del metal e volendo anche del power metal al femminile, ma la band con le sue peculiarità rimane ancorata alla modernità. 

Prendendo proprio "Make It Through, verso la sua metà arrivano quasi inaspettati dei synth quasi "gothic" che spezzano il brano quasi in due tronconi. Pezzo cruciale del disco a mio avviso è uno dei due singoli, "Soldiers in Line”, che forse risulta come uno dei più aggressivi del lotto, e dove si sentono bene i duetti tra voce maschile (Alessandro Marino – Keyboards and Growls) e femminile, e si accelera a dovere sull'acceleratore. Finale inaspettato con bell'assolo di chitarra. 

La potenza viene a volte miscelata con la pacatezza e il pathos, e in questo senso un brano come "Out Of Here" riesce ad esplorare tutti questi aspetti in modo egregio. "Still Alive" è uno degli ultimi episodi in scaletta, ma va menzionato per le sue atmosfere tenebrose create da synth e pianoforte, dai bei riverberi presenti applicati sugli strumenti e per una toccante prova vocale. 
Album da comprare a scatola chiusa, se siete nostalgici del nu metal melodico, del metal cantato da ragazze e se volete potenza e modernità da un album metal del 2023.

By Redazione

Tracklist:
1 - Soldiers In Line
2 - Demons
3 - Make It Through
4 - The Beginning Of The End (Pt.1)
5 - The Beginning Of The End (Pt.2)
6 - Still Alive
7 - Chains
8 - Wrath
9 - Out Of Here
10 - If I Could Tell

Line up:
Gabriella Pagano – Vocals
Sara Acquafredda – Guitars
Alessandro Marino – Keyboards and Growls
Giacomo Boffi – Drums
Danilo Cordaro - Bass

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