AEDY "Ru Mort" (Recensione singolo)


Singolo, Autoprodotto (2023)
Genere: Folk metal

Ecco a voi la leggenda del Ru Mort, che è parte integrante del testo di questo nuovo brano degli italiani Aedy: 

"La leggenda tratta di un uomo, la guardia del ruscello Ru, e di un suo infelice gesto nei confronti della natura; egli infastidito dalla presenza di una vipera nera, dapprima la scacciò per poi ferirla mortalmente compiendo così un gesto irrimediabile. Da quel giorno il ruscello iniziò a perdere acqua poiché a morire era stata proprio la fata protettrice del fiume il quale fu da quel momento ribattezzato “Ru Mort”. Il brano intende la leggenda come un parallelismo tra problematiche etiche che rappresenta corsi e ricorsi storici nella società contemporanea paragonando il mito alla vita quotidiana".

Per quanto riguarda il brano siamo catapultati in un mondo magico e incantato che si poggia su un folk metal d'impatto. Parti in doppia cassa che sostengono cori da cantare a pieni polmoni e chitarre che spingono molto. In tutto questo, come è spesso consuetudine del folk metal, strumenti particolari come le cornamuse sono essenziali per riprodurre certi scenari e certe atmosfere che sanno di epoche lontane o di immaginari che vanno oltre ciò che conosciamo per esplorare ipotetici nuovi mondi.

Il consiglio è questo, senza girarci troppo attorno: se amate il folk metal e alcune accelerazioni tipiche dei generi più estremi del metal, allora avvicinatevi a questo brano e a questa band. Se invece non amate troppo la commistione tra folk e metal, allora questa canzone non crediamo possa cambiare la vostra prospettiva, anche se c'è da ammettere che gli Aedy quello che fanno lo fanno bene e hanno una indiscutibile padronanza strumentale. 

Un brano per appassionati del genere quindi, ma se qualcuno volesse scoprire per la prima volta questo stile di metal "contaminato", potrebbe partire anche dagli Aedy, perchè no!

By Redazione

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